By MeteoTracker
conciliare un’elevata velocità di risposta e misure accurate anche sotto il sole è un rebus di difficile soluzione con l’approccio tradizionale.
Una sessione da noi effettuata il gennaio scorso lo dimostra: mentre MeteoTracker rilevava 10.2° C di variazione (da +4.9°C a – 5.3° C) in 400 m di strada (tempo di percorrenza 37 secondi), il termometro dell’auto registrava soltanto 2° C di variazione. Un errore di 8° C.

Ma, come abbiamo detto, conciliare un’elevata velocità di risposta e misure accurate anche sotto il sole è un rebus di difficile soluzione con l’approccio tradizionale. Una buona struttura schermante, infatti, oltre a essere poco compatibile per un utilizzo su veicolo, deve avere una conformazione tale per cui anche il flusso d’aria che investe il sensore di temperatura racchiuso al suo interno cala drasticamente. E con esso la velocità di misura (maggiore è il flusso d’aria che investe il sensore minore sarà il tempo impiegato dal sensore per allinearsi alla temperatura dell’aria).
Nelle misure statiche, il problema è di scarso rilievo perché la temperatura dell’aria, come dicevamo in apertura, cambia molto lentamente rispetto al contesto mobile (abbiamo visto: anche 10° C in soli 34 secondi) e la lentezza del sistema non introduce errori rilevanti. Quello che serve, in questo caso, è un buon schermo solare.
In mobilità, invece, la convivenza dei due requisiti diventa dirimente.
MeteoTracker risponde a questa problematica con un sistema brevettato “differenziale dual-sensor” (Radiation Error Correction System, RECS) in cui due sensori identici vengano investiti dalla radiazione solare con un’intensità diversa opportunamente calibrata.
La differenza di temperatura che i due sensori riportano (maggiore quando il sole è forte, minore quando il sole è debole) diviene così un parametro che consente di determinare e correggere l’errore dovuto alla radiazione solare.
In questo modo, il dato riportato da MeteoTracker mantiene un’elevata accuratezza anche a bassissima velocità (quando la ventilazione è molto debole e il problema della radiazione si fa particolarmente sentire).
Inoltre, poiché non sono necessarie schermature, si mantiene un’elevata esposizione dei sensori al flusso d’aria e dunque l’indispensabile velocità di misura.
Con il sistema RECS si risolve anche un terzo problema che emergerebbe nelle misure effettuate con l’approccio classico, ossia il fatto che in presenza di irraggiamento solare la temperatura riportata dal sistema di misura aumenterebbe al calare della velocità e, viceversa, diminuirebbe quando si accelera:
minore velocità = minore ventilazione → maggiore l’errore dovuto al sole
Col sistema brevettato di MeteoTracker si instaura una contro-reazione per cui al diminuire della velocità aumenta la differenza nei valori di temperatura riportati dai due sensori e dunque si incrementa anche il fattore correttivo, che riallinea il valore misurato al dato corretto.